La Tricologia è la Scienza che studia i fenomeni della fisiologia e della patologia del capello (e del pelo).
I capelli di tutti noi cadono, in quanto sono soggetti ad un continuo ricambio. Normalmente il capello cade quando il follicolo ha già prodotto un nuovo capello pronto a sostituirlo. Tutti noi perdiamo dai 10 ai 50 capelli al giorno (70-350 alla settimana). Il distacco del capello destinato a cadere, è favorito dai traumi meccanici per cui la maggior parte dei capelli cade durante la spazzolatura e il lavaggio. Chi lava i capelli tutti i giorni conterà nel lavandino circa 30-40 capelli ogni volta; chi lava i capelli più raramente perderà, in occasione del lavaggio fino a 200-400 capelli. Così chi non si spazzola quotidianamente potrà perdere tutti i suoi capelli in riposo in occasione del lavaggio.
E’ normale una caduta quotidiana di 10-50 capelli
Ci sono periodi dell’anno in cui i capelli cadono fisiologicamente di più: l’autunno ed in alcuni soggetti la primavera. Le cause di questa stagionalità non sono ancora ben conosciute; dati recenti indicano che il sole estivo può essere un importante causa della caduta autunnale.
Una caduta dei capelli è anormale quando la perdita giornaliera supera i 100 capelli (700 capelli a settimana). Un’aumentata caduta è il sintomo principale di molte malattie del capello e richiede una valutazione medica anche se non è evidente alcun diradamento.
La prima struttura del capello ad essere danneggiata da fattori ambientali, fisici e chimici, è la cuticola, le cui cellule si sollevano lasciando a poco a poco scoperta la corteccia sottostante. La corteccia del pelo, quando la cuticola scompare, si indebolisce progressivamente fino alla rottura. Nei casi più gravi il capello presenta piccoli rigonfiamenti biancastri (tricoressi nodosa) e doppie punte (fissurazioni distali).
Il capello danneggiato appare opaco in quanto la scomparsa della cuticola fa sì che il capello non rifletta più la luce; è anche difficilmente pettinabile in quanto il sollevamento delle cellule della cuticola aumenta il coefficiente di frizione; diventa infine poroso e quindi difficile da asciugare e secco al tatto una volta asciutto.
Nelle aree di corteccia danneggiata, la rottura degli aminoacidi del capello fa sì che si formino delle cariche elettriche negative che rendono i capelli “elettrici” e difficilmente pettinabili.
Il capello è una struttura “morta” che una volta danneggiato non può più essere riparato, per questo è importante proteggere il capello evitando trattamenti cosmetici aggressivi che possono provocare danni irreparabili. Anche l’inquinamento, le radiazioni solari e il contatto con sostanze chimiche provocano danni permanenti al fusto del capello.
Le radiazioni solari provocano la rottura dei ponti di cistina con formazione di radicali liberi all’interno della corteccia. La melanina viene parzialmente ossidata e per questo i capelli si schiariscono.
Dopo l’esposizione al sole i capelli diventano più chiari in quanto il fusto ha subito dei danni.
Il termine Telogen Effluvium definisce una caduta di capelli in fase telogen cioè di capelli in riposo.
Spesso viene riferita un eccessiva caduta sia al momento del lavaggio che durante la spazzolatura quotidiana. Nei casi più importanti il soggetto nota capelli sui vestiti, sul cuscino o sui libri di studio.
La diagnosi di telogen effluvium può essere confermata attraverso alcuni esami del capello quali il pull test ed il tricogramma. E’ infatti essenziale esaminare al microscopio i capelli che cadono e confermare che si tratta di capelli in telogen, in quanto un’aumentata caduta di capelli può essere segno di molte patologie, con cause e risposte ai trattamenti molto diverse.
Le principali cause di telogen effluvium sono:
- Carenza di ferro
E’ importante che i valori ematici di ferritina (indice delle riserve di ferro dell’organismo) siano > a 30 ng/ml, anche se alcuni laboratori indicano valori normali inferiori. Molte donne hanno una carenza cronica di ferro a causa del ciclo mestruale abbondante associato a scarso apporto di ferro con l’alimentazione. - Patologie tiroidee
E’ sempre opportuno verificare il corretto funzionamento della tiroide. Attenzione: molti prodotti dimagranti anche topici possono contenere sostanze che interferiscono con l’attività tiroidea. - Diete dimagranti
Sono una frequente causa scatenante l’alopecia androgenetica nell’adolescenza; anche una dieta da 1200 calorie può causare un aumento della caduta. - Stress
Causa la liberazione sistemica e perifollicolare di alcuni neuropeptidi fra cui la sostanza P che attraverso i macrofagi e i mastociti induce la liberazione di mediatori dell’infiammazione che provocano il telogen del follicolo. Dati clinici indicano che generalmente la caduta insorge 2-4 mesi dopo l’evento stressante. - Fumo
Il peggioramento avviene attraverso diversi meccanismi: effetto vasocostrittore con riduzione della perfusione a livello della papilla dermica del follicolo pilifero, produzione di radicali liberi che provocano un danno ossidativo, effetto sugli ormoni con riduzione dei livelli di estrogeni. Uno studio recente ha mostrato che l’aggravamento della calvizie è statisticamente correlato con il fumo di 20 o più sigarette al giorno. - Dermatite seborroica
Peggiora l’alopecia androgenetica poichè provoca infiammazione cronica del cuoio capelluto, aumentando la caduta dei capelli. Si è visto che le riacutizzazioni stagionali della dermatite si associano a periodi di incremento della caduta. - Farmaci
Molti farmaci, come integratori che contengono vitamina A, farmaci per curare la depressione o per ridurre il colesterolo, possono indurre un’eccessiva caduta dei capelli e, in soggetti predisposti, scatenare o aggravare improvvisamente l’alopecia androgenetica.
PULL TEST
Permette di valutare se la caduta dei capelli è eccessivamente aumentata rispetto alla norma. I risultati di questo test dipendono molto dalla data del lavaggio ed è sempre bene effettuarlo a capelli puliti. Quando con una lieve trazione si estraggono meno di 6 capelli il risultato del test è considerato nella norma.
TRICOGRAMMA
Valuta con precisione la percentuale di capelli in anagen cioè in crescita rispetto ai capelli in telogen che stanno per cadere. L’esame è semi-invasivo in quanto i capelli vengono strappati con un’apposita pinza e poi osservati al microscopio.
DERMATOSCOPIA
La dermatoscopia del cuoio capelluto è un esame rapido e non invasivo che permette di ottenere informazioni importanti per la diagnosi di molte patologie dei capelli e del cuoio capelluto.
La videodermatoscopia, in particolare, consente di visualizzare il cuoio capelluto a ingrandimenti molto elevati mettendo in evidenza aspetti morfologici non visibili all’esame clinico.
I segni dermatoscopici osservabili a livello del cuoio capelluto includono alterazioni vascolari, alterazioni di colore della cute e alterazioni del fusto dei capelli. È tipica l’alterazione dei capillari delle papille dermiche nei pazienti con psoriasi del cuoio capelluto, che mostrano dilatazioni e tortuosità caratteristiche.
I follicoli piliferi delle aree androgeno dipendenti di pazienti con alopecia androgenetica mostrano spesso le cosiddette “depressioni peripilari”, che sono indice di infiammazione perifollicolare. Nell’alopecia androgenetica è altrettanto tipico osservare una variabilità del diametro dei fusti, criterio diagnostico importante nelle forme iniziali della malattia. Le alterazioni del fusto sono molto facilmente studiabili ed evidenziabili.
BIOPSIA CUTANEA CON ESAME ISTOLOGICO
Esame molto importante in caso di dubbi diagnostici. In particolare viene utilizzato per poter distinguere l’alopecia androgenetica dal telogen effluvium cronico e dall’alopecia areata incognita. Si tratta di un esame invasivo effettuato in anestesia locale e consiste nell’asportazione di un cilindretto di cute del diametro di 4 mm che poi viene sottoposto ad esame istologico.